sabato 31 dicembre 2011
Jacob Alexandre Marius - Bernard Thomas Postfazione di Alfredo M. Bonanno
Bernard Thomas
Postfazione di Alfredo M. Bonanno
Biblioteca di Anarchismo - 15
2008, 3a ediz., pagine 230
euro 10,50
Jacob ha svaligiato centinaia di case borghesi, ha ricavato una ricchezza enorme, e l’ha messa a disposizione del movimento anarchico internazionale. Il suo progetto era utopicamente insensato, tendendo ad allargare il numero dei “lavoratori della notte” e quindi a svuotare dall’interno, con questi prelievi coatti, la forza repressiva della classe borghese. Utopie, siamo d’accordo, ma non è qui il punto.
Rubare è indispensabile per un rivoluzionario, rubare ai ricchi. È indispensabile perché altrimenti non potrebbe trovare i mezzi per la propria attività rivoluzionaria diretta a sovvertire l’ordine esistente.
Questo non è un libro di avventure, anche se ciò può aver cercato Thomas. È un momento di riflessione, che vogliamo fare? Vogliamo lasciare nelle casseforti dei padroni i loro ninnoli dorati, le loro banconote da 500 euro, una sull’altra, i loro buoni del tesoro al portatore, o vogliamo portarceli via con qualsiasi mezzo? Jacob era un ladro, Bonnot era un rapinatore, che cambia? Lo scopo era il medesimo.
E, poi, l’altro lato della facciata. Non illudiamoci. La vita di un ladro, o di un rapinatore, non è una vita eccitante. È fatta, per il novanta per cento, di lavoro stressante e meticoloso, ore e ore di pedinamenti, di appostamenti, di misurazione di percorsi e di tempi, di addestramento.
Poi viene il progetto rivoluzionario. I soldi non sono niente, quello che conta è la speranza in un mondo migliore, la capacità di tornare sempre daccapo senza perdersi d’animo.
Quando, come in questi ultimi anni, la miseria sembra battere alle porte, e lo starnazzare in cortile sembra assordante, non bisogna perdere la forza e la volontà di ricominciare. Ma non sia mai che a impedirci questa capacità di svoltare sia la rassegnazione o la penuria di mezzi.
Questo proprio no.
http://www.edizionianarchismo.net/
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