mercoledì 4 maggio 2011

Firenze – Blitz della Digos, 5 anarchici agli arresti domiciliari, 78 indagati


Firenze, 4 maggio 2011 – Sono 22 le misure cautelari emesse dalla procura nei confronti di esponenti dell’area anarchica. L’operazione è stata eseguita dalla Digos e coordinata dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione (Ucigos). Nello specifico, cinque persone sono finite ai domiciliari: le altre sono stati sottoposte ad obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I fatti contestati sarebbero stati compiuti in gran parte nello scorso autunno, anche in occasione delle manifestazioni universitarie contro la riforma Gelmini.

Nel complesso, l’indagine ha visto indagate 78 persone. La gran parte sarebbe incensurata e legata ad ambienti universitari. I soggetti interessati dalle misure cautelari – 19 toscani, 1 napoletano, 1 nuorese e 1 anconetano – la cui età oscilla tra i venti e trenta anni, sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione istigazione a delinquere, occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata.

Tra questi fatti – sottolinea un comunicato della Polizia – si ricordano la serie di danneggiamenti ai bancomat di numerosi istituti di credito fiorentini e il sabotaggio dei sistemi di videosorveglianza cittadini, ripetuti episodi di danneggiamento di sedi di partito, sindacali e obiettivi istituzionali nazionali ed internazionali, occupazione abusiva di beni immobili comunali e di enti privati, episodi di violenza contro le Forze dell’Ordine impegnate nel garantire il regolare svolgimento di iniziative di opposti schieramenti politici, numerosi episodi di interruzione di pubblico servizio concretizzatisi nel blocco prolungato della circolazione ferroviaria e stradale, con gravi ripercussioni di carattere economico e sociale, e reati connessi alle innumerevoli manifestazioni pubbliche svoltesi nel periodo oggetto di indagine (travisamento, lancio di oggetti, accensioni pericolose, porto di oggetti atti ad offendere, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale).

All’indagine della polizia hanno contribuito i servizi segreti interni (Aisi) che, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, avrebbero in particolare fornito il supporto informativo.

fonte: stampa toscana, 04.05.11

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