venerdì 29 aprile 2011
en/it Letter from Nicu from Dozza Prison (Italy)
communique from prison from one of the anarchists arrested in Bologna on April 6th
WHEN ENOUGH IS ENOUGH IS ENOUGH
We have never paid too much attention to the media lynching and police repression which for years has targeted the anarchists and visitors of the documentation center Fuoriluogo, not only because we know that anyone in Bologna fighting and opposing the injustices of this system undergoes the same treatment (daily control stops, wiretaps, searches and arrests), but also because despite a stick-in-the-wheels we have always preferred to continue on our way, with our initiatives and the libertarian spirit that animates us.
But sometimes enough is enough.
On April 6th, the police made an incredible start to a political and legal frame-up for the alleged crime of “criminal association with subversive purposes against the democratic order” against some thirty anarchist and non-anarchist frequenters of Fuoriluogo, on whom were imposed precautionary measures of various kinds: prison for five of them, considered as organizers and promoters of the phantom Association, and house arrests for another 7.
It is one of many frame-ups aimed to attack the most diverse forms of organization between individuals and therefore their social struggles.
It is a vile frame-up with which they try to tear away not only the spaces but also the energy of all those who express a real hostility toward the world.
It is a vile frame-up that shows once again the tendency of this society to build a system through which they want to demolish all the experiences of self-organization and self-management and also a future in which a workers’ strike may be considered subversive.
The political frame-up is not enough to place a leash on us or on social struggles. We will continue to say that the C.I.E. are concentration camps, the prisons are a tool of exploitation, the soldiers and the army are mercenaries and war is nothing but a criminal mode of taking other countries’ resources.
The passion that drives us is stronger than any authority. Strengthen the struggle and solidarity.
For Freedom,
Nicu
Lettera di Nicu dal carcere della Dozza
Comunicato dal carcere di uno degli anarchici arrestati a Bologna il 6 aprile
QUANDO E’ TROPPO E’ TROPPO
Non abbiamo mai badato troppo al linciaggio mediatico e alla repressione poliziesca che da anni colpiscono gli anarchici e i frequentatori del centro di documentazione Fuoriluogo, non solo perché a Bologna sappiamo che chiunque lotta e si oppone alle ingiustizie di questo sistema subisce lo stesso trattamento (fermi, controlli quotidiani, intercettazioni, perquisizioni e arresti), bensì perché nonostante i bastoni fra le ruote abbiamo sempre preferito continuare per la nostra strada, con le nostre iniziative e con lo spirito libertario che ci anima.
Però quando è troppo è troppo.
Il 6 aprile la polizia ha fatto partire un’incredibile montatura politica e giuridica sul presunto reato di associazione a delinquere con finalità eversiva dell’ordine democratico ai danni di una trentina di frequentatori anarchici e non di Fuoriluogo, ai quali sono state imposte misure cautelari di vario genere: il carcere per 5 di loro, ritenuti organizzatori e promotori della fantomatica associazione, e obblighi/divieti di dimora per altri 7.
È una delle tante montature atte a colpire le più svariate forme di aggregazione fra individui e quindi le loro lotte sociali.
È una vile montatura con la quale si tenta di strappare non solo spazi ma anche energie a tutti quelli che esprimono una vera inimicizia verso questo mondo.
È una vile montatura che evidenzia ancora una volta la tendenza di questa società alla costruzione di un regime tramite il quale si vogliono demolire tutte le esperienze di autorganizzazione e autogestione e sotto il quale un domani anche uno sciopero dei lavoratori potrà essere considerato sovversivo.
Questa montatura politica non basta per mettere il guinzaglio né a noi né alle lotte sociali. Continueremo a dire che i C.I.E. sono dei lager, che le carceri sono uno strumento di sfruttamento, che i soldati sono mercenari e l’esercito e le guerre non sono altro che un modo criminale di sciacallare le risorse di altri paesi.
La passione che ci anima è più forte di ogni autorità. Rafforziamo la lotta e la solidarietà.
Per la libertà
Nicu
from informa-azione, translated by War on Society:
http://www.informa-azione.info/lettera_di_nicu_dal_carcere_della_dozza
http://waronsociety.noblogs.org/
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